Dalla ricostruzione a oggi

La Pubblica Assistenza uscì sconvolta dalla guerra nei mezzi, nelle strutture e decimata negli uomini, ciò nonostante coerente con i propri ideali e impegnata nella sua opera nei confronti della popolazione. Dopo il passaggio del fronte l’associazione dispose di una sola ambulanza salvata dalle razzie del ventennio fascista con l’aiuto degli operai del Comune, nascondendola sotto un cumulo di paglia dentro l’entrone del Palazzo Pubblico.

I soci si rimboccarono le maniche e con mille difficoltà lavorarono alla ripresa dell’associazione.

La città aveva bisogno di solidarietà e di assistenza; nel 1947, in accordo con il Comune, venne istituita presso la Pubblica Assistenza di Siena la guardia medica notturna.

Alla fine degli anni ’50, grazie al forte impegno dei soci per attivare le sezioni periferiche, la Pubblica Assistenza di Siena si va estendendo nel capoluogo e nei comuni del circondario senese.

Vengono effettuati tutti i servizi ordinari: trasporto dei malati in ambulanza, trasporto dei defunti, visite mediche, ecc.

Molto importante è l’attività svolta dalla sezione femminile dell’Associazione nell’assistenza alle donne a all’infanzia e l’attività svolta a favorire la donazione del sangue.

Nel ’54 la Pubblica si confronta con i tragici eventi avvenuti alla miniera di Ribolla, che misero in evidenza la rapidità e la capacità di intervento, qualità che si ritroverà negli anni successivi negli altri eventi drammatici dove sono stati impegnati i volontari della Pubblica: Polesine, Firenze, Friuli, Irpinia, ecc.; si va costruendo quello che diverrà il gruppo di protezione civile.

 

Gli ideali di cambiamento che il paese vive negli anni 60/70 vengono nel suo piccolo vissuti anche a Siena. La Pubblica si propone come soggetto attivo nella battaglia per il nuovo welfare e per costruire un diverso modello di assistenza e sanità. Per sostenere tale linea riformatrice la Pubblica Assistenza di Siena si impegna con le altre associazione a ricostruire la Federazione Regionale Toscana delle Pubbliche Assistenze e allo stesso tempo si impegna ad aprire nuove sedi operative. Alla fine degli anni 60 l’Associazione è tra le prime a disporre di un radiotelefono, di un ambulanza fornita di barella auto caricante con le ruote e di una barella a cucchiaio ideale per il trasporto di pazienti traumatizzati.

Il primo gennaio 1969 in occasione dei festeggiamenti del 75° anno della fondazione dell’Associazione, la Pubblica organizzerà un’esercitazione di pronto soccorso in piazza del Campo.

La Pubblica sempre più entra a far parte della vita della città.

Nel 1973 dieci soci della Pubblica Assistenza di Siena, in particolar il Cav. Ardemo Lenzi, decidono di far risorgere il Gruppo Donatori al fine di moltiplicare le donazioni.

Il 6 luglio del 1981 tra i nuovi servizi della Pubblica Assistenza spicca la SPAMU (Soccorso di Pubblica Assistenza con Medico per le Urgenze), un servizio qualificato e specializzato con turni di medici dalle ore 08.00 alle ore 14.00.

All’interno dell’Associazione si va consolidando una crescita culturale e operativa; i locali di via del Paradiso che fin dal 1930 sono stati sede gloriosa risultano ormai inadeguati allo sviluppo. Finalmente nel 1986 il Consiglio dà mandato al Presidente Peris Brogi di iniziare le trattative preliminari con la ditta Sardelli per predisporre l’acquisto dell’area per la costruzione della nuova sede che verrà inaugurata il 26 ottobre del 1989 .

L’associazione è cresciuta e per mantenere informati i soci e renderli partecipi dell’attività nasce il periodico “Il Volontario”.

Il resto è storia, la storia che giorno dopo giorno la nostra associazione costruisce.