I personaggi

I personaggi che hanno fatto la storia della pubblica Assistenza di Siena, Baldovina Vestri e Achille Sclavo

Baldovina Vestri

In occasione della cerimonia ufficiale per l’ inaugurazione della nuova sede, che avvenne nel Teatro della Lizza, la stampa locale parlò di ben settemila soci, cifra che, se veritiera, sarebbe stata impressionante per una città piccola come la nostra.

C’ era anche un fiorente “gruppo femminile”, decine, anzi centinaia, di donne che nel corso degli anni hanno offerto la loro opera, ed i cui nomi rimarranno per sempre ignoti alla maggioranza.

Citerò solo un nome, uno per tutte, quello di Baldovina Vestri, che dedicò l’ intera sua vita perché i suoi due ideali, l’ amore per il prossimo e la patria, potessero trionfare.

Suo padre fu mazziniano e garibaldino, crebbe la figlia in una casa che fu covo di cospiratori per l’ indipendenza e l’ unità d’ Italia.

Baldovina a sedici anni incontrò Garibaldi e la sua vita fu definitivamente segnata. Si arruolò volontaria nell’ esercito garibaldino, e l’ eroe dei due mondi la premiò a Mentana consegnandole personalmente una camicia rossa che Baldovina non abbandonò mai e con la quale volle anche essere sepolta. In seguito si recò a Londra dove ebbe modo di conoscere Mazzini e con lui ed altri patrioti lottò perché la sua Patria riconquistasse la libertà.

Dopo l’ unificazione (1860-1861) la sua battaglia si spostò in campo sociale, dove continuò per tuta la sua vita ad assistere i poveri, i disadattati ed i soldati feriti; prestò anche la sua azione come socia della Pubblica Assistenza di Siena. Dai verbali risulta che fu lei, con Cesira Polloni, a ricamare il labaro che nel 1896 arricchì il patrimonio della Benemerita, tutt’ oggi esistente ed in buone condizioni.

 

Achille Sclavo

Analizzando l’ argomento dell’ igiene cittadina non è possibile dimenticare l’ opera svolta da uno dei più grandi igienisti della storia nazionale: il Professor Achille Sclavo, socio della Pubblica Assistenza e Presidente.

Nato ad Alessandria nel marzo del 1861, fu a Siena nel 1898 dove ricoprì presso l’ Università l’ Incaricato d’ Igiene. Il 17 dicembre 1899 risulta eletto come Consigliere dell’ Associazione con 376 voti, insieme al suo collega Dr. Amerigo Rugani con voti 228.

Dopo aver effettuato importantissimi studi di igiene alimentare, Sclavo si dedicò alla microbiologia. Era il 1904, e il nuovo secolo stava avviando i suoi primi passi. Contemporaneamente iniziò a battersi perché le condizioni igienico-sanitarie di Siena migliorassero e fu uno dei promotori di opere fondamentali, quali l’ acqedotto del Vivo, l’ Istituto dei bagni pubblici e la nuova rete fognaria; anche la scuola elementare in Fortezza, l’ asilo nella Lizza e la clinica pediatrica ebbero in Sclavo un convinto sostenitore.

Non esitò a trasformare la sua villa di campagna in un primo istituto scientifico che avrebbe poi dato lustro alla città e lasciato una profonda traccia nella sua storia.

Ottenne numerosi riconoscimenti, fra cui la Medaglia d’ Oro ai Benefici della Salute Pubblica, e ciò gli permise di poter sollecitare ed affiancare l’ azione dei Governi nella lotta all’ analfabetismo.

Fin dall’ inizio del secolo dedicò la sua attenzione ai giovani, tanto che tenne una serie di conferenze sull’ educazione e sull’ igiene infantile. Era certo di trovare in questa fascia di popolazione gli elementi più ricettivi per poter cambiare quelle cattive abitudini ormai entrate nel popolo che erano la negazione di qualsiasi concetto igienico.